Free Exam: COMPREHENSION IT 2018_NOU
Number of Questions in Test: 20
Number of Questions in Preview: 5
Register to view all questions.
Note: Answers are not shown below but will be copied with this test.
Copy this test to my quiz maker account
Register with ClassMarker to copy free tests to give to your Test takers.
Register nowQuestion 1
[b][color=#ff0000]Leggi il seguente brano:[/color][/b]
"IL PROFESSORE"
Paolo Laurana, professore di italiano e storia nel liceo classico del capoluogo, era considerato dagli studenti un tipo curioso ma bravo e dai padri degli studenti un tipo bravo ma curioso.
Il termine curioso, nel giudizio dei figli ed in quello dei padri, voleva indicare una stranezza (che non arrivava alla bizzarria): opaca, greve, quasi mortificata. Questa sua stranezza, comunque, rendeva ai ragazzi più leggero il peso della sua bravura; mentre impediva ai padri di trovare in lui il verso giusto per piegarlo non alla clemenza, ma alla giustizia (poiché, inutile dirlo, ragazzi che meritino una bocciatura non ce ne sono più).
Era gentile fino alla timidezza, fino alla balbuzie; quando gli facevano una raccomandazione pareva dovesse farne gran conto. Ma ormai si sapeva che la sua gentilezza nascondeva dura decisione, irremovibile giudizio; e che le raccomandazioni gli entravano da un orecchio per subito uscire dall'altro.
Per tutto l'anno scolastico la sua vita si svolgeva tra il capoluogo ed il paese: partiva con la corriera delle sette, rientrava con quella delle due. Nel pomeriggio si dedicava alla lettura, allo studio; passava la sera al circolo o in farmacia; rincasava verso le otto. Non faceva lezioni private, nemmeno nell'estate, stagione in cui preferiva impegnarsi nei suoi lavori di critica letteraria che poi pubblicava in riviste che nessuno in paese leggeva.
Un uomo onesto, meticoloso, triste; non molto intelligente, e anzi con momenti di positiva ottusità; con scompensi e risentimenti che si conosceva e condannava; non privo di quella coscienza di sé, segreta presunzione e vanità che gli veniva dall'ambiente della scuola in cui, per preparazione ed umanità si sentiva ed era tanto diverso dai colleghi, e dall'isolamento in cui, come uomo, per così dire, di cultura, veniva a trovarsi. In politica era da tutti considerato un comunista: ma non lo era.
Per la sua vita privata era considerato una vittima dell'affetto esclusivo e geloso della madre: ed era vero. A quasi quarant'anni ancora dentro di sé andava svolgendo vicende di desiderio e d'amore con alunne e colleghe che non se ne accorgevano o se ne accorgevano appena: e bastava che una ragazza o una collega mostrasse di rispondere al suo vagheggiamento perché subito si gelasse.
Il pensiero della madre, di quel che avrebbe detto, del giudizio che avrebbe dato sulla donna da lui scelta, della eventuale convivenza delle due donne, della possibile decisione di una delle due di non fare vita in comune, sempre interveniva a spegnere le effimere passioni, ad allontanare le donne che ne erano state oggetto come dopo una triste esperienza consumata e quindi con un senso di sollievo, di liberazione.
Forse ad occhi chiusi avrebbe sposato la donna che sua madre gli avesse portato; ma per sua madre lui, ancora così ingenuo, così sprovveduto, così scoperto alla malizia del mondo e dei tempi, non era in età di fare un passo tanto pericoloso. Con questo carattere e nella condizione in cui viveva non aveva amici.
[b][color=#ff0000]Scegli l'opzione corretta in base al testo appena letto[/color][/b]
[b]Genitori e figli consideravano il Professor Laurana:[/b]
"IL PROFESSORE"
Paolo Laurana, professore di italiano e storia nel liceo classico del capoluogo, era considerato dagli studenti un tipo curioso ma bravo e dai padri degli studenti un tipo bravo ma curioso.
Il termine curioso, nel giudizio dei figli ed in quello dei padri, voleva indicare una stranezza (che non arrivava alla bizzarria): opaca, greve, quasi mortificata. Questa sua stranezza, comunque, rendeva ai ragazzi più leggero il peso della sua bravura; mentre impediva ai padri di trovare in lui il verso giusto per piegarlo non alla clemenza, ma alla giustizia (poiché, inutile dirlo, ragazzi che meritino una bocciatura non ce ne sono più).
Era gentile fino alla timidezza, fino alla balbuzie; quando gli facevano una raccomandazione pareva dovesse farne gran conto. Ma ormai si sapeva che la sua gentilezza nascondeva dura decisione, irremovibile giudizio; e che le raccomandazioni gli entravano da un orecchio per subito uscire dall'altro.
Per tutto l'anno scolastico la sua vita si svolgeva tra il capoluogo ed il paese: partiva con la corriera delle sette, rientrava con quella delle due. Nel pomeriggio si dedicava alla lettura, allo studio; passava la sera al circolo o in farmacia; rincasava verso le otto. Non faceva lezioni private, nemmeno nell'estate, stagione in cui preferiva impegnarsi nei suoi lavori di critica letteraria che poi pubblicava in riviste che nessuno in paese leggeva.
Un uomo onesto, meticoloso, triste; non molto intelligente, e anzi con momenti di positiva ottusità; con scompensi e risentimenti che si conosceva e condannava; non privo di quella coscienza di sé, segreta presunzione e vanità che gli veniva dall'ambiente della scuola in cui, per preparazione ed umanità si sentiva ed era tanto diverso dai colleghi, e dall'isolamento in cui, come uomo, per così dire, di cultura, veniva a trovarsi. In politica era da tutti considerato un comunista: ma non lo era.
Per la sua vita privata era considerato una vittima dell'affetto esclusivo e geloso della madre: ed era vero. A quasi quarant'anni ancora dentro di sé andava svolgendo vicende di desiderio e d'amore con alunne e colleghe che non se ne accorgevano o se ne accorgevano appena: e bastava che una ragazza o una collega mostrasse di rispondere al suo vagheggiamento perché subito si gelasse.
Il pensiero della madre, di quel che avrebbe detto, del giudizio che avrebbe dato sulla donna da lui scelta, della eventuale convivenza delle due donne, della possibile decisione di una delle due di non fare vita in comune, sempre interveniva a spegnere le effimere passioni, ad allontanare le donne che ne erano state oggetto come dopo una triste esperienza consumata e quindi con un senso di sollievo, di liberazione.
Forse ad occhi chiusi avrebbe sposato la donna che sua madre gli avesse portato; ma per sua madre lui, ancora così ingenuo, così sprovveduto, così scoperto alla malizia del mondo e dei tempi, non era in età di fare un passo tanto pericoloso. Con questo carattere e nella condizione in cui viveva non aveva amici.
[b][color=#ff0000]Scegli l'opzione corretta in base al testo appena letto[/color][/b]
[b]Genitori e figli consideravano il Professor Laurana:[/b]
Type: | Multiple choice |
Points: | 1 |
Randomize answers: | No |
Question 2
[b]Quando venivano fatte delle raccomandazioni da parte dei genitori, il Professore:[/b]
Type: | Multiple choice |
Points: | 1 |
Randomize answers: | No |
Question 3
[b]Durante l'anno scolastico il Professor Laurana:[/b]
Type: | Multiple choice |
Points: | 1 |
Randomize answers: | No |
Question 4
[b]Lo scrittore descrive il protagonista del racconto: [/b]
Type: | Multiple choice |
Points: | 1 |
Randomize answers: | No |
Question 5
[b]I colleghi consideravano il professore:[/b]
Type: | Multiple choice |
Points: | 1 |
Randomize answers: | No |